Anche Villa San Giuseppe nel progetto delle scuole “Cittadini della Casa Comune”

Grande successo da parte dell’Equipe di Villa San Giuseppe al progetto educativo realizzato dalla Diocesi di Ascoli Piceno in collaborazione con il Comune Ascolano.

Tale progetto denominato ” CITTADINI DELLA CASA COMUNE” ha visto coinvolte diverse classi di istituti superiori della città con l’intento di favorire la conoscenza e l’informazione consapevole dei ragazzi rispetto ai temi sociali di cui spesso sono protagonisti o inermi spettatori. Temi che toccano la vita adolescenziale di tutti i giorni e che spesso nascondono difficoltà, paure, angosce che poi sfociano in vere e proprie patologie. Nei due incontri proposti dalla nostra equipe di psicologi e tecnici della riabilitazione psichiatrica si sono toccati a 360° temi come l’uso di sostanze, l’ansia, il panico, l’uso smisurato di internet, l’affettività e tanto altro. Dialoghi ricchi di proposte ma anche di risposte concrete. Purtroppo il tempo a disposizione è stato poco ma di fatto si è entrati per la prima volta a scuola tra i banchi per portare chiarezza e serenità su aspetti della vita quotidiana che spesso non si vogliono affrontare o comunque si ha paura di esternare per non essere poi giudicati in maniera sbagliata.

Nei due incontri il Coordinatore della Pastorale Alfredo Mancini (referente del progetto) ha messo in luce il  valore della missione ospedaliera che da oltre 140 anni contraddistingue l’opera ospedaliera fondata da Padre Menni e che oggi vive ancora grazie all’azione sanante delle nostre suore. Sono poi intervenute per la parte psicologica la Dr.ssa Melissa Panichi (psicologa-psicoterapeuta, la Dr.ssa Nicoletta Serafini psicologa psicoterapeuta), mentre per la parte della Riabilitazione Psichiatrica è intervenuta la Dr.ssa  Maria Cristina Bonanni che ha illustrato diverse slide attirando in maniera attiva la partecipazione degli alunni.

Contiamo che anche nel prossimo anno scolastico il progetto si possa non solo riproporre ma anche allargare agli istituti scolastici minori così da riuscire a coprire una larga parte di ragazzi di diverse età e  provenienze socio culturali.