San Giuseppe Sposo di Maria
La funzione paterna e il suo valore universale
Lo chiediamo alla Dr.ssa Antonella Vagnoni Psicologa di Villa San Giuseppe
In occasione dei 150 anni del Decreto Quemadmodum Deus, Papa Francesco, con la Lettera apostolica Patris corde, ha indetto uno speciale Anno di San Giuseppe, dall’8 dicembre 2020 all’8 dicembre 2021.
La pubblicazione della Lettera apostolica è accompagnata dalla concessione del dono di speciali Indulgenze, dove si da rilevanza al giorno 19 marzo tradizionalmente dedicato alla memoria dello Sposo di Maria e agli ammalati e anziani “nell’attuale contesto dell’emergenza sanitaria”.
Quale miglior occasione per riflettere sull’importanza e sui cambiamenti che hanno caratterizzato la figura paterna. Il padre può essere considerato una vera conquista evolutiva, tipica della specie umana, che nasce come costrutto sociale e culturale, sino a definirsi con una varietà di comportamenti (pattern) che vanno poi a definire una base innata e istintuale.
Il ruolo paterno ha vissuto innumerevoli cambiamenti: negli ultimi anni si è assistito a un vero e proprio cambiamento del ruolo paterno e a una rivalutazione di tale ruolo. Si ha sempre più consapevolezza della funzione che i padri svolgono nello sviluppo psicologico del figlio. In Occidente, si è passati dal padre caratterizzato da un’autorità indiscussa, con trasmissione di ruoli e valori ma senza coinvolgimento emotivo, a un padre assente fino ad arrivare a un padre ritrovato e che riesce quindi a porsi come genitore amorevole ed empatico nei confronti dei propri figli.
In letteratura scientifica è stata ampliamente dimostrata l’importanza della qualità nella relazione sia per ciò che concerne lo stile di accudimento che la trasmissione delle regole, ruolo ampliamente attribuito alla figura paterna, sia per ciò che concerne la regola, il limite, l’interiorizzazione del male e del bene e dell’impossibilità di svolgere alcune azioni.
Sembra esserci un’interdipendenza tra la percezione da parte dei genitori di una soddisfazione coniugale e la sensibilità dei genitori nei confronti dei figli.Il legame di coppia non soddisfa soltanto i bisogni emotivi della coppia, ma si pone come un importante contesto all’interno del quale si realizza un coinvolgimento genitoriale empatico e funzionale. Da una relazione di coppia soddisfacente deriva quindi anche la possibilità nel figlio di percepire la sicurezza all’interno del proprio sistema familiare.
Una specifica cornice teorica all’interno della quale è possibile descrivere l’importanza della figura e della funzione paterna è quella della teoria dell’attaccamento. L’attaccamento è definito come quel comportamento biologicamente determinato orientato a mantenere la vicinanza con la figura di riferimento. La teoria dell’attaccamento, proposta da John Bowlby a partire dagli anni cinquanta, sostiene dunque che l’essere umano manifesta una predisposizione innata a sviluppare relazioni protettive con figure genitoriali primarie. Lo scopo di tali relazioni, che si evidenziano dalla fine del primo anno di vita, è quello di garantire la sicurezza e la protezione nei confronti dei pericoli. Fornire una base sicura è quindi una delle caratteristiche principali dell’essere genitori. Quelli che sanno offrire una base sicura supportano i figli nelle loro esperienze di autonomia, ma, se necessario, intervengono per proteggerli, rassicurarli e accudirli.
Se assumiamo tale prospettiva, potremmo riconoscere la sua funzione in almeno due momenti dello sviluppo del ciclo familiare: la prima infanzia e l’adolescenza.
All’interno di questa cornice teorica il padre sembra potersi porre come “base sicura” e sostenere emotivamente la madre nella funzione genitoriale consentendole di sentirsi protetta nello svolgere il ruolo materno con tutte le risorse cognitive e affettive necessarie a prendersi cura dei figli. Questo si dispiega attraverso azioni anche di natura pratica, come garantire un luogo di vita accessibile, comodo e sicuro, procurare il cibo e altri beni necessari, proteggere il nucleo familiare nel rapporto con l’ambiente esterno. Un altro aspetto importante in questa fase è quello di sostenere emotivamente la propria compagna dopo la nascita del bambino, ma anche durante l’adolescenza e l’emancipazione di quest’ultimo.
I padri sanno porsi dunque sia come figura affettiva di riferimento, confortando e proteggendo i propri figli, così come avviene per le madri. Inoltre sanno fornire un supporto funzionale alle madri, permettendole di prendersi cura dei figli, mettendo in campo tutte le risorse necessarie.
Questo breve contributo, che per ragioni di spazio rischia di essere un’assoluta riduzione della tematica, ha semplicemente l’obiettivo di mettere in luce in questa giornata e per questo anno speciale, l’importanza della funzione paterna dal punto di vista clinico e psicologico nello sviluppo di un figlio, funzione che spesso è stata relegata alla sola figura materna, talvolta “accusata” e considerata la “causa” dei disturbi e delle difficoltà dei figli.
Dott.ssa Antonella VAGNONI
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Interpersonale