Il 25 luglio 2024 i ragazzi della Casa Protetta Suore Ospedaliere Ascoli Piceno, iscritti al progetto di Montagnaterapia territoriale di cura e riabilitazione, hanno partecipato ad un escursione di difficolta’ lieve presso San Marco, zona montana limitrofa.
Ci siamo incontrati con ragazzi e operatori di altre realtà residenziali territoriali (Dipartimento di Salute Mentale e R.P. Vallorani di Comunanza) facendo nuove conoscenze e riabbracciando le vecchie.
Accompagnati da Nico, la nostra guida escursionistica, abbiamo intrapreso un sentiero in discesa che ci ha condotti al “Dito del Diavolo”, un grosso sperone di roccia utilizzato come palestra di arrampicata outdoor; noi l’abbiamo ammirato godendo della frescura naturale del bosco e delle zone ombreggiate; poi abbiamo proseguito per le rovine del monastero, la grotta del Beato Corrado, fino a risalire verso il famoso e suggestivo eremo di San Marco, ammirando in sicurezza il paesaggio della città dall’alto.
Siamo risaliti sul pianoro incontrando cespugli di more selvatiche, le abbiamo raccolte, divise tra noi e mangiate. Con quel po’ di zuccheri in corpo abbiamo completato il sentiero e ci siamo diretti a far visita al signor Vincenzo, uomo dall’animo gentile e proprietario di una villa con un giardino ricco di sculture surrealiste; dopo una breve passeggiata nell’arte, Vincenzo ci ha invitati nella sua cucina per assaggiare le sue prelibatezze.
I ragazzi che non hanno partecipato all’escursione hanno dato una mano al signor Vincenzo in un vero e proprio laboratorio di cucina a cielo aperto. I ragazzi si sono subito rimboccati le maniche: hanno indossato guanti e grembiuli per farcire pizze, spalmare creme e formaggi sulle bruschette. Inoltre hanno apparecchiato, pulito, ordinato, aiutato a servire i pasti con grande spirito di collaborazione; infine abbiamo degustato il pasto tutti insieme.
Vincenzo ci ha lasciato le sue porte aperte per futuri pranzi allargando l’invito ad altri ospiti che non hanno potuto partecipare in questa occasione, i ragazzi si sono commossi e lo hanno abbracciato dicendo che erano anni che non facevano esperienze simili. Ci teniamo a sottolineare che per Noi operatori della Salute Mentale è soddisfacente vedere questi ragazzi sorridere e relazionarsi con gli altri fuori da contesti restrittivi in cui mettono in gioco le competenze sociali apprese durante il percorso terapeutico.
Tecnico della Riabilitazione: Bonanni M.Cristina