Un progetto di ceramica per i pazienti dell’SRP3
Da aprile partirà un nuovo progetto per i pazienti dell’SRP3 (Casa di Cura villa San Giuseppe) di ceramica in collaborazione con l’Anffas di Ascoli Piceno. Si tratta di un laboratorio di modellazione ceramica che, il martedì e il giovedì, offre uno spazio ricreativo per le persone che hanno un disagio psichico. Il laboratorio vuole porsi come luogo di creatività e conoscenza, di sperimentazione, scoperta e auto-apprendimento. Un luogo privilegiato del fare per capire, uno spazio dove sviluppare la capacità di osservare con gli occhi e con le mani per imparare a guardare la realtà con tutti i sensi. Questo aiuta le persone con disagio psichico e fisico a sviluppare la creatività e acquisire una mente elastica e non ripetitiva. Modellare la ceramica e costruire con le mani un oggetto, un manufatto, permette di riacquistare autostima e autonomia, fiducia in se stessi e anche di recuperare il senso di concentrazione oltre che aiutare a combattere ansia, insicurezze e cali di autostima. Il progetto ceramica quindi si pone come nuovo spazio per dare vita a esplorazioni, sensazioni e a migliorare e potenziare la capacità di concentrazione e cura ai prodotti che si creano. Quindi gli obiettivi che la Casa di cura Villa San Giuseppe si pongono avviando questo progetto non sono solo il ritrovare uno stato di benessere ma porre l’accento su quanto un’attività così manuale possa essere fondamentale per l’ascoltare se stessi, lasciarsi andare, senza farsi prendere dallo sconforto e nascondendosi dietro la corazza del “non sono capace”.
La ceramica assume quindi le fattezze di un canale alternativo per riappropriarsi di parti di sé, per mettersi in gioco e per esprimere ciò che, attraverso altre forme di linguaggio più “canoniche”, non si riesce a tirare fuori. In conclusione possiamo dire che questa nuova avventura sarà occasione di confronto, collaborazione e integrazione dei nostri pazienti con un mondo e uno spazio completamente nuovi che permetterà loro non solo di favorire la coesione del gruppo ma anche di sviluppare le capacità di autocontrollo e autodisciplina, migliorare l’autostima e favorire l’acquisizione di un progressivo grado di autonomia e una maggiore consapevolezza delle proprie risorse personali.